Con la Riforma dello sport sono in arrivo tante novità per le associazioni e le società sportive dilettantistiche in relazione alle attività di sponsorizzazione degli atleti e alle attività professionali. Tuttavia, i termini per l’attuazione delle nuove disposizioni slittano al 1° luglio 2023 in forza del Decreto Milleproroghe convertito in Legge 2023, invece che al 1° gennaio 2023 come in origine previsto.
Il testo della riforma prevede misure di semplificazione e di contenimento degli oneri contributivi e fiscali per le prestazioni professionali nelle associazioni e nelle società dilettantistiche.
Cecheremo di ricapitolare in sintesi le principali novità:
- i collaboratori potranno assumere solo due ruoli alternativi:
- volontario (che può percepire solo rimborsi spese, come negli enti del terzo settore) o
- lavoratore sportivo.
- Il lavoratore sportivo potrà essere atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo e preparatore atletico, collaboratore e tecnico amministrativo e il suo lavoro potrà avere natura subordinata, autonoma o di co.co.co.
- A tutti i lavoratori sportivi si applicherà l’ordinaria disciplina, anche previdenziale, a tutela della malattia, dell’infortunio, della gravidanza, della maternità e della genitorialità, contro la disoccupazione involontaria, secondo la natura giuridica del rapporto di lavoro.
- Non esisteranno più gli sportivi professionisti e i dilettanti, ma continuano ad esistere:
- società sportive professionistiche (con scopo di lucro) e
- associazioni e società sportive dilettantistiche (senza scopo di lucro). con regole parzialmente diverse per i lavoratori che vi operano.
- Nel settore professionistico il rapporto di lavoro ordinario sarà quello subordinato, tranne nel caso di prestazioni per singola manifestazione sportiva
- Nel settore dilettantistico, le prestazioni possono essere nella forma di “co.co.co.” con durata delle prestazioni non superiore le 18 ore settimanali (gare escluse), purché in osservanza dei regolamenti delle FSN/DSA/EPS.
- Per entrambi nell’ottica della formazione sarà possibile stipulare contratti di apprendistato con giovani a partire dai 15 anni di età.
L’ASPETTO FISCALE NELLA RIFORMA DELLO SPORT
La disciplina fiscale per le ASD verso i propri lavoratori è diversa per le tre fasce economiche annue seguenti:
- compensi inferiori a 5.000,00 euro
- compensi tra 5 e 15 mila euro
- compensi di entità superiore ai 15.000,00 euro
Per permettere al datore di lavoro di conoscere il trattamento applicabile il lavoratore dovrà per legge rilasciare una autocertificazione dichiarando l’ammontare dei compensi percepiti nell’anno solare.
Dal punto di vista fiscale, sulla prima e sulla seconda fascia non saranno applicate imposte. Il limite di esenzione fiscale viene incrementato, infatti, da 10.000 euro a 15.000 euro annui.
Superata la franchigia di 15.000 euro:
- il reddito del percipiente sarà assoggettato a tassazione secondo le ordinarie aliquote IRPEF,
- ma esclusivamente sulla quota di compensi superiori alla soglia di esenzione.
Tale agevolazione è prevista anche per il settore professionistico:
- ma esclusivamente in favore degli atleti e delle atlete di età inferiore a 23 anni e
- si applica, per quanto riguarda gli sport di squadra, esclusivamente alle società sportive professionistiche il cui fatturato nella stagione sportiva precedente a quella di applicazione della disposizione non sia stato superiore a 5 milioni di euro.
IMPORTANTE: Con la riforma la quota esclusa dalla base imponibile IRPEF era stata innalzata a 15.000 euro al posto di 10.000. Il provvedimento quindi ha stabilito che, per tutto il periodo d’imposta 2023, la soglia deve essere fissata a 15.000 euro anche se la riforma entrerà in vigore solo dal 1° luglio.
L’ASPETTO PREVIDENZIALE
Dal punto di vista previdenziale, l’impostazione è più complessa.
L’esenzione dall’assoggettamento previdenziale dei compensi sportivi è limitata alla prima fascia.
Superata la soglia di 5.000 euro annui, tutti i compensi sportivi saranno assoggettati a contribuzione previdenziale.
ATTENZIONE: Fino al 31 dicembre 2027:
– le aliquote previdenziali relative alle posizioni diverse da quelle da lavoro subordinato (ma non quelle “minori”) saranno ridotte al 50 per cento e
– l’imponibile pensionistico (montante contributivo individuale sul quale sarà calcolata la pensione) è ridotto in misura equivalente.
- Gli adempimenti per le ASD: nuovo registro nazionale
Per semplificare gli adempimenti legati ai rapporti di lavoro, pesante in particolare per le piccole realtà dilettantistiche, si prevede una digitalizzazione degli adempimenti connessi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo e alla loro gestione, attraverso il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche che:
- raccoglie i dati del rapporto di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo – nella forma del contratto di co.co.co e comprenderà anche le comunicazioni obbligatorie all’INPS e all’INAIL
- la comunicazione al Registro sostituisce la comunicazione al centro per l’impiego;
- nel registro ci sarà modo di generare il modello F24 per i versamenti contributivi per compensi sopra i 5mila euro
- non sono soggetti a tale obbligo i rapporti con compensi fino a 5.000 euro;
- non vi è obbligo del prospetto paga (cedolino) per compensi annuali inferiori a euro 15.000,00.
- Anche la certificazione Unica potrà essere predisposta tramite Registro mentre l’invio telematico del file all’Agenzia sarà a cura dell’intermediario abilitato.
Per saperne di più: info@studiosinergie.it
Autrice: