La registrazione di un marchio d’impresa rappresenta un passo strategico cruciale per le aziende che desiderano proteggere e valorizzare il proprio brand. Questo processo consente non solo di garantirsi una protezione legale, ma anche di sfruttare economicamente il marchio in diversi modi, tra cui la concessione in licenza a terzi. Ecco perché molte imprese scelgono di investire nella registrazione di un marchio, che offre una serie di benefici chiave.
Vantaggi della registrazione del marchio
- Diritto esclusivo: Registrando il marchio, l’azienda acquisisce il diritto esclusivo di utilizzarlo. Questo significa che nessun’altra impresa può utilizzare lo stesso segno distintivo senza l’autorizzazione del titolare. È una misura preventiva fondamentale per evitare che la concorrenza possa utilizzare il marchio, danneggiando l’impresa sia economicamente che a livello di immagine.
- Protezione legale: Il marchio registrato consente di difendersi in modo efficace contro l’uso improprio da parte di terzi. In caso di violazione, l’azienda può intraprendere azioni legali per proteggere il proprio brand e richiedere risarcimenti per eventuali danni subiti.
- Sfruttamento economico: Una volta registrato, il marchio può diventare una fonte di reddito per l’azienda. È possibile concederlo in “licenza” a terzi, ottenendo in cambio royalties. Questo meccanismo è particolarmente vantaggioso per le aziende che intendono espandersi o monetizzare il proprio brand senza gestire direttamente tutte le operazioni.
Registrazione e durata
La registrazione del marchio può essere effettuata a livello “nazionale” o “internazionale”, a seconda delle necessità dell’azienda. In ogni caso, il marchio ha una validità di “10 anni”, ed è rinnovabile alla scadenza, consentendo un utilizzo continuativo nel tempo.
Cedibilità del marchio
Un altro vantaggio della registrazione è che il marchio diventa facilmente “cedibile” sul mercato. La registrazione garantisce la titolarità ufficiale del brand, rendendolo un asset più appetibile per potenziali acquirenti. Questo aggiunge un valore commerciale importante al marchio, che può essere venduto o concesso in licenza con maggior facilità.
Vantaggi per il franchising
In settori come il franchising, la registrazione del marchio è essenziale. Il marchio rappresenta l’elemento centrale dell’attività, ed è spesso ciò che attrae i franchisee. Un brand forte, registrato e tutelato legalmente, consente alle aziende di espandersi attraverso contratti di franchising, offrendo garanzie ai potenziali investitori e partner commerciali.
Opportunità di pianificazione fiscale
La registrazione di un marchio può anche offrire opportunità di “pianificazione fiscale”, specialmente per le multinazionali o per i soggetti che registrano il marchio a livello personale. Tuttavia, è importante sottolineare che per sfruttare appieno queste opportunità, la pianificazione deve essere effettuata “prima” della creazione del marchio e non successivamente.
Le principali opportunità di pianificazione fiscale sono:
- Sviluppo e concessione nei gruppi multinazionali: Le multinazionali possono sfruttare le asimmetrie fiscali tra i diversi Paesi. In molti casi, i marchi aziendali vengono sviluppati e registrati da una holding o da una società dedicata alla gestione dei diritti Questa entità sostiene i costi di sviluppo e beneficia dei ricavi derivanti dalla concessione in uso del marchio alle altre società operative del gruppo, tramite il pagamento di royalties. Grazie a questa struttura, i gruppi multinazionali possono ottimizzare il proprio carico fiscale, sfruttando la diversa tassazione tra i Paesi in cui operano.
- Sviluppo e concessione a titolo personale: Un individuo può decidere di sviluppare e registrare un marchio a titolo personale, per poi concederlo in licenza a terzi. In questo contesto, i proventi derivanti dalle “royalties” possono beneficiare di un regime fiscale di favore in Italia. Infatti, le royalties percepite per lo sfruttamento economico del marchio sono soggette a una detassazione del 25%, consentendo al titolare di pagare le imposte solo sul 75% dei proventi.
Tassazione sulle royalties
Nel caso di persone fisiche, le royalties derivanti dalla concessione in licenza di un marchio possono beneficiare di un trattamento fiscale agevolato in Italia. In pratica, la base imponibile è ridotta al 75% dell’importo percepito. Ecco come si applica la tassazione IRPEF sulle royalties:
- Aliquota minima: Se il titolare del marchio si trova nello scaglione IRPEF più basso (23%), la tassazione effettiva sarà del 17,25% del totale (ovvero il 75% del 23%).
- Aliquota massima: Per chi rientra nello scaglione IRPEF più alto (43%), la tassazione effettiva sarà del 32,25% (ovvero il 75% del 43%).
Questa differenza rispetto alla tassazione ordinaria permette di ottenere un significativo risparmio fiscale, soprattutto per chi sfrutta il marchio come fonte primaria di reddito.
Registrazione del marchio: chi è il soggetto obbligato?
La registrazione del marchio deve essere effettuata dal soggetto che ne detiene la paternità, ossia colui che ha sostenuto i costi per la sua creazione e sviluppo. Se il marchio è stato creato da un’impresa, quest’ultima deve essere il soggetto che lo registra, e non l’imprenditore a titolo personale. Questo aspetto è cruciale anche dal punto di vista fiscale: eventuali vantaggi fiscali possono essere sfruttati solo dal soggetto che ha effettivamente creato e registrato il marchio.
Conclusione
La registrazione di un marchio rappresenta una mossa strategica per proteggere il brand, ma anche per garantirne la monetizzazione nel lungo termine. Oltre ai benefici legali, permette di accedere a vantaggi fiscali, soprattutto nel caso di concessioni in licenza. Tuttavia, la pianificazione deve essere accurata e rispettare le normative vigenti, soprattutto in contesti internazionali, per evitare il rischio di contestazioni fiscali.
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Autore:
Filippo Barbieri